Specchio nero? Gli occhi di Microsoft riportano le persone morte come chat bot

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Immagine: IStock / monsitj via AFP Relaxnews





Il colosso tecnologico americano Microsoft sta pianificando di resuscitare i nostri cari morti – in un certo senso – come chat bot, simili a quello di un concetto dell'antologia di fantascienza britannica Black Mirror.

Il brevetto per la creazione di un bot di chat conversazionale di una persona specifica è stato presentato da Microsoft solo lo scorso dicembre 2020, come risulta dai registri online dell'Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti.



Nel suo abstract, Microsoft ha osservato che i dati sociali di una persona possono essere utilizzati per creare o modificare un indice speciale sul tema della personalità della persona specifica.

L'indice speciale può essere utilizzato per addestrare un chatbot a conversare nella personalità della persona specifica, ha aggiunto.Cartuccia 'Super Mario' venduta per un record di 1,5 milioni di dollari nei videogiochi L'app Google AR 'Measure' trasforma i telefoni Android in nastri di misurazione virtuali Crypto farm che utilizzava 3.800 PS4 chiusa in Ucraina per presunto furto di elettricità



Come descritto da Microsoft, un chat bot è un programma per computer conversazionale che simula la conversazione umana utilizzando canali di input testuali e/o uditivi.

Per realizzare questa idea di resuscitare digitalmente i morti, Microsoft deve prima ricevere una richiesta associata a una persona specifica, quindi accedere ai dati social di quella persona: immagini, dati vocali, post sui social media, messaggi elettronici e persino lettere scritte, tra gli altri.



Procederanno quindi a creare un indice di personalità utilizzando i dati social e quindi addestreranno il chat bot utilizzando l'indice di personalità, come indicato nel brevetto depositato.

Questo processo non è dissimile da quello dell'episodio Black Mirror della prima stagione, intitolato Be Right Back, dove il protagonista tenta di tenersi in contatto con il suo defunto amante.

Nello spettacolo, il suddetto servizio raccoglie anche i dati sociali di uno specifico defunto forniti da coloro che ne chiedono la resurrezione.

Simile anche allo spettacolo, gli occhi di Microsoft fanno sembrare i chat bot persino come la persona che stanno cercando di riportare in vita. In alcuni aspetti, un carattere vocale della persona specifica può essere generato utilizzando registrazioni e dati sonori relativi alla persona specifica, afferma il brevetto.

La differenza, tuttavia, è che la fantascienza ha portato questo concetto a un altro livello consentendo la ricreazione del corpo della persona deceduta, completo della sua personalità: qualcosa di tecnologicamente impossibile e un po' troppo inquietante, per ora. / su

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TEMI:AI,intelligenza artificiale,Specchio nero,bot,chatbot,Microsoft,brevetti,Robot