Forza, non violenza

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OPINIONE Di: Editoriale 23 febbraio 2017 - 21:13

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Lascia che sia l'arcivescovo di Manila, cardinale Luis Antonio Tagle, a tenere discorsi eloquenti su questioni spirituali e temporali, e il discorso di sabato scorso al raduno di Luneta non ha fatto eccezione.





Ha coniato l'opposizione della chiesa alla guerra alle droghe illegali e al revival della pena di morte in tre parole: Lakas hindi dahas (forza, non violenza), e sebbene la distinzione tra i due sia quasi impercettibilmente sottile dato come la forza è spesso identificata con violenza, anche il filippino più semplice non mancherebbe di capire la differenza una volta che l'arcivescovo Tagle gliela spiegherà.

Il potere della verità, il potere della giustizia, il potere della dignità, il potere della cura, il potere della compassione, il potere della comprensione, il potere del perdono, il potere della riconciliazione, il potere dell'amore, impediranno la violenza mortale (La forza della verità, la forza della giustizia, la forza dell'onore, la forza della protezione, la forza della compassione, la forza della comprensione, la forza del perdono, la forza della riconciliazione, la forza dell'amore reciproco si fermeranno la violenza mortale), ha detto il cardinale Tagle a coloro che hanno partecipato al raduno Walk of Life della scorsa settimana, e solo i più incalliti e cinici non possono almeno riconoscere la verità dietro la dichiarazione.



Matrimonio di Chito Miranda e Neri Naig

Nonostante ciò, non poche persone condannerebbero immediatamente e categoricamente i tossicodipendenti e i sindacati della droga che continuano a minacciare il Paese e sostengono un'azione decisa che, come definita dall'attuale amministrazione, comporta una violenza spietata senza rispetto del giusto processo.

Una battuta pronunciata da Henri Ducard, il personaggio che alla fine sarebbe stato rivelato come il cattivo Ra's Al Ghul nel film Batman Begins, riflette questo atteggiamento pericolosamente cinico nei confronti del crimine e della criminalità: i criminali deridono le leggi della società e prosperano grazie all'indulgenza della comprensione della società.



Una tale mentalità significa che i criminali, in particolare i tossicodipendenti e i trafficanti, semplicemente metteranno da parte qualsiasi disapprovazione per riformare e riabilitare in favore di ripetere lo stesso crimine più e più volte, sicuri nella consapevolezza che avranno una seconda e innumerevoli possibilità cambiare in meglio.

Ma come il personaggio di Batman che se vigilante la violenza è temperata dalla sua unica regola di non uccidere, e quelli nella vita reale che credono che i criminali debbano essere trattati severamente ma nell'ambito della legge, la riforma e la riabilitazione rimangono ancora una praticabile, anche migliore alternativa rispetto alle esecuzioni definitive.



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L'arcivescovo di Cebu, Jose Palma, è stato tra i leader della chiesa che hanno spronato la comunità a lanciare programmi a questo scopo, e speriamo che la chiesa continui a insistere e ad ottenere il sostegno pubblico per la loro nonviolenza attiva senza sacrificare il giusto processo.